martedì 12 settembre 2017

Trenta litri

Dopo un anno è arrivata la prima perturbazione seria. Sì proprio dal settembre 2016. Non più qualche minuto, qualche quarto d'ora ma dieci ore di pioggia.
_civa e io, dopo la nostra giornata di sensi, di cibo, di sonno ristoratore a intervallarli, eravamo usciti per una passeggiata. Godevo del profumo di umidità nell'aria. La vegetazione è stata massacrata da questo anno di secco e dal forno africano acceso da giugno ad agosto. Cespugli, campi, alberi smunti, morti, seccati. Giallo, arancione, grigio, bruno una monotona sequenza di colori della savana.
Trenta millimetri, finalmente. Trenta llitri di acqua al metro quadrato.
Solo uno dei rii vicini a casa ha ripreso ad avere un filo d'acqua. Tutto il resto è stato assorbito dalla terra assetata, fino all'ultima goccia.
Se fosse venuta prima il fuoco che ha incenerito il monte di là elicotteri e canadair e vigili del fuoco di tre province incapaci di fermarlo in tre giorni. Attonito, col binocolo, osservavo le vampe arancioni che la sera tornavano ad innalzarsi.
Tre inneschi trovati.
Uno dei miei desideri più vivi è quello di essere su un elicottero e dar loro una piccola spinta e spingerli fuori, giù nel rogo da essi appiccato.
Una volta successe che un incendiario crepò nelle fiamme del fuoco da lui appiccato, in quel podere di fronte a casa, di fronte nella valle. Fiamme appiccate per "pulite" il campo e poi estesesi al bosco, appiccate da un coglionastro criminale, in una giornata ventosa dopo mesi di siccità. Espressi il mio vivo compiacimento :- "Oh, finalmente giustizia!!" Si spaccò il forum civico pidino di timorati benpensanti del cretinismo politicamente corretto, gli stessi stupidi che se ci fosse stata una qualche vittima (come se la distruzione in cenere di ettari di verde non comportasse vittime anche (in)direttamente) avrebbero avvocato una pletora in più di nuove norme più securitarie per più gente sempre più cretina, instupidita, locale o barbari im/deportati qui.
Trenta litri di acqua.
Deo gratias!

2 commenti:

  1. Beati voi, qui niente. Solo nubi che han passeggiato in qua e in là senza concludere alcunché, a parte fortunatamente frapporsi per un paio di giorni tra la vampa celeste e la flora/fauna. Polvere eravamo e polvere siamo. Eppure chi legge le informazioni meteo anche locali era tutto un sorriso nell'annunciare il ritorno del "bel tempo". Bah... "Bel tempo"... Dementi loro e dementi coloro che, con lo stesso sorriso, ascoltano beati senza chiedersi cosa comportano quei mesi di sole. Tanto l'acqua dal rubinetto esce, no? E la mangiatoia del centro commerciale trabocca d'ogni prelibatezza.

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    1. Il fatto che le masse siano sempre più giulivamente contente di un tempo infernale, un clima delle desertificazione, è uno dei segni del loro sradicamento dal buon senso, dalla realtà, dai cicli della terra.
      Giulivi, pasciuti e obnubilati, dissociati dalla realtà, cretini.
      Sì sì., il progresso.
      Sì, verso il peggio.

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