martedì 30 aprile 2013

A proposito di - 1

Se nel mio profilo su blogger clicco tra gli interessi tango risulto essere il secondo (sia ieri che oggi anche se ieri la prima era Yaprak, ora è ) in tutta la diariosfera bloggeriana, secondo su ca. 3400. Andato a curiosare un po' di profili e spesso non hanno neppure una categoria "tango" per le pagine dei loro diari. Sarò tra i più infoiati? mettono prima i digitatori più accaniti su un certo argomento? Ecco forse ho trovato il perché, poffappacco!
Ma noo. Non può essere. Figurati! Il 35% ca. di ca. 185 milioni di diaristi, sarei il secondo infoiato di tango su  3400 di 65milioni?! Vado a curiosare alcuni diari tra i primi profili, addiritttura alcuni non hanno nulla sul tango.
Clicco trance dance son primo di nuovo. Ma non ho quella categoria, e danza è quasi dormiente.
Vuoi mettere che i furbastri di blogger ti mettono sempre tra i primi? marketig sugar. Ti facciamo sentire fighino così sei o rimani oco felice e giulivo Provo con gastronomia e finalmente non ci sono. Anche su politica non ci sono. Non mi è chiaro il criterio di ordinamento anche se intuisco sia in qualche modo correlato alla "produttività in tema".
E' possibile utilizzare un approccio scientifico per confermare o smentire le proprie conclusioni. Non sono teoremi ma anche semplici euristiche devono essere verificate sperimentalmente.

A proposito di tango e trance dance...


Demagrazia

Pare che il primo problema d'Italia sia l'IMU e come primo verrà trattato. Abolizione dell'unica tassa equa e locale e con esenzioni per i poracci, più salario per le famiglie bisognose. Non è dato di sapere con quali risorse. Il ciellino Lupi alle infrastrutture è la celebrazione del lemon capitalism distruttivo a base di infrastrutture nefaste ed inutili, di edilizia selvaggia e di altre distruzioni simili. La demagogia dilaga,"la botte piena e la moglie ubriaca" è lo straordinario risultato di questa demagogica democrazia per scemi. La demagrazia torna ad essere il pilastro centrale di questo sistema 5. B. che si candida ad essere padre padrino costituente è la beffa, il sarcasmo nei confronti degli organismi ospiti.
La vicenda del panfilo del Riccardo è emblematica: i leghisti tiravano monetine a Bettino Craxi e ora il primogenito di Umberto Bossi ha in ormeggio il suo trattore da mare a pochi chilometri da Hammamet,  dolce vita di un riccastro parassita di bilancio pubblico e contribuenti.  Roma ladrona ora arriva la lega magnona. A pochi chilometri da Hammamet... i nodi scorsoi in parlamento.... ricordi? E' così grottesco e reale tutto ciò.

La cleptocrazia ha infiniti modi per rinnovarsi ed evolversi. La sindrome di Stoccolma è molto diffusa e sono molte le persone con una  fede acritica in questi parassiti sfascianazione e con la recondita speranza di essere un giorno come loro.
Punti come
  • divieto di cumulo delle cariche
  • limite assoluto di due mandati nelle cariche politiche
  • eliminazione del finanziamento dei partiti
  • introduzione di conflitti virtuosi sistematici e di controllo diretto
del Movimento Cinque Stelle (i cui eletti sono sottoposti come gli altri alla corrosione del potere), sono visionari, politica pura e, proprio perché indispensabili, curativi, verranno osteggiati e sarà fatta ogni cosa per impedirne l'implementazione. La merda non è riformabile. Qualcuno crede di poter contraddire Beppe Grillo? Un governo a tutti i costi è un disvalore. Non fare disastri è sempre meglio di fare disastri.


lunedì 29 aprile 2013

Reliquia

  • E un errore ho commesso - dice -
    un errore di saggezza
    abortire il figlio del bagnino
    e poi guardarlo con dolcezza

    ma voi che siete a Rimini
    tra i gelati e le bandiere
    non fate più scommesse
    sulla figlia del droghiere.

    Rimini, Fabrizio De André

Ieri mattina stavo cercando un biglietto da visita in un cassetto ieri quando è saltata fuori. Rimasta là un po' sullo scrivimpiedi. La butto? non la butto? Alla fine è tornata nel cassetto. Non ho un rapporto feticistico con gli oggetti. No. Per questo bastava la madre di mio figlio, avrebbe tenuto anche il tovagliolo di carta usato dalla nonna in occasione della grande riunione di famiglia del 1979 in Bassa Sassonia.
Mi ha lasciato un po' stranito, un po' contrariato quell'anestesia. Che voglia tenerla per ricordarmi di un amore grande? Anche di un dolore grande perché così fu; ella diceva che in quella decisione ci fu poi l'aborto di tutto il resto.
Cosa succede in questa stagione di serena e distaccata felicità?
Lasci le cose e guardi altrove.



Mondi milongheri e lupeschi

Ho ripreso a leggere in tempo sufficiente, spesso nelle giornate post milonga in cui la stanchezza e lo sballamento dei fusi orari mi lascia rintronato. Da buon cancro mi godo casa e letture.



Ho trovato interessante Il tango ritrovato, di Haim Burstin. Noi tangheracci siamo abbastanza curiosi di ciò che viene scritto sul nostro mondo e ci scambiamo spesso materiale su di esso e così è stato con questo libro che mi ha prestato _ren la basca. Il saggio di Burstin può essere una gradevole e abbastanza esauriente introduzione a questo mondo anche per profani, per i laici curiosi di capire quale razza di strani incantesimi portano a questo rapporto emotivo, viscerale, mentale, artistico con la milonga, i suoi accoliti e ciò che in esso avviene, a Montevideo e a Buenos Aires e nel mondo. Non manca ironia e (direi autoironia, l'autore è un appassionato tanghero cosmpolita da ca. venticinque anni) su eccessi e sul grottesco di questo antropotopo e la demolizione di molti luoghi tanto comuni quanto fasulli.

Il tango ritrovato
Un diario di viaggio nel tango di oggi
Haim Burstin
Donzelli Editore





Dai luoghi dell'uomo a quelli del lupo. Domenica mattina dalle tre alle sei ho finito (la seconda metà) La via del lupo, di Marco Albino Ferrari , un saggio tra etologia, ecologia, ambientalismo ed escursionismo. Il Canis Lupus Italicus (sottospecie del lupo) ha compiuto, in seguito alle provvidenziali leggi di protezione dal 1972 e successive, un viaggio lungo un corridoio ecologico di selvaticità (wilderness) largo qualche decina di chilometri a cavallo del crinale spartiacque appenninico. Pionieri della scienza, eroi ecologisti, che in una sorta di Into the Wild vivono mesi e anni nella selvaticità residuale e in ricostituzione per scoprire consistenza numerica, biotopi, areale e anche l'etologia di questo mammifero sociale, un connubio fantastico tra socialità e fierezza.
Interessante un'arguta osservazione psicologica sul perché il lupo rappresenti nel mito il male: la paura immotivata (a memoria non c'è un caso uno di assalto ad homo) da cosa deriva? Ci sono animali che hanno un'ampia casistica di attacchi mortali ad homo ma non sono "Il cattivo" nei miti, nelle fiabe, nell'immaginario. In quegli occhi ci sono tutti i sentimenti e la spiegazione.
Interessanti spunti sul visitare territori d'Italia nei quali il Belpaese devastato dalla distruzione di cemento, crescita e infrastrutture , resiste in luoghi dove la bellezza della Natura restaurata impera con la sua fantasmagoria estetica.

Sulla via del lupo
Nella natura selvaggia dall'Appennino alle Alpi
Marco Albino Ferrari
Edizioni Laterza

domenica 28 aprile 2013

Non valgo qualche ...

(avrebbe dovuto arrivare alle 13, sono le 1304, la chiamo che son a caccia di ortiche, asparagina e tarassaco mi serve ancora qualche minuto)
...
- Sto tentando di stampare le tue indicazioni per arrivare
- Ma dove sei?!
- A casa.
...
- Cara facciamo un'altra volta che non ho voglia di fare le cose di fretta.
Stavo pensando qualche minuto prima: ma non è che poi finiamo a letto?! No è che ho la milonga de "la tarde"!
La parte di pranzo già preparata me la sono sbaffata con gaudenzia quanto rimasto è finito in congelatore. Sarei rimasto male una volta, ora rimango nella mia felicità serena, scrivo dal treno. Quando te ne importa poco è perfino meglio. Sono riuscito pure a farmi 'na siesta.
- Potrei venir su e mi vieni incontro tu.
- No, stretto coi tempi, un'altra volta
A essere singoli così serenamente felici si diventa poco flessibili.
Non valgo qualche ora in milonga avrà pensato lei.

sabato 27 aprile 2013

Non so come

  • I banchi vuoti di Palazzo Madama immortalati dalla senatrice democratica Laura Puppato il 24 aprile scorso, il giorno in cui il Senato avrebbe dovuto discutere dell’informativa sulla ricostruzione dell’Abruzzo e dell’Emilia Romagna.
    (ilfattoquotidiano.it)

La politica è degenerata da tempo a gestione del potere da parte di associazioni per interessi privati (di parte è pleonastico) altrimenti detti partiti.
Ora pare che si faccia il governo PDL, PD, Lista Civica. Ma come si può pensare che possano stare insiemne 'ste robe?! Ma l'attrazione del potere è prioritaria. Quale sarà la politica per questo paese? Quale politica? La politica è l'abolizione dell'IMU? oppure il mantenimento dello status quo? Mantenere le truppe in Afganistan? Un programma di opere nefaste che distruggono i resti di eco-nomia? Questa la ricetta per il malato?
Il vuoto non è affatto simbolico e la questione del disastro frane in Appennino (80K frane solo nella provincia parmense) non ha alcun referenza nelle agende politiche ed è un vuoto fisico in parlamento.
Allora mi viene in mente il sacrosanto principio di autonomia fiscale dei territori e questi parmensi sono stati spremuti come limoni da uno stato parassitario e dalle sue clientele e da dissipazioni colossali in varie aree del paese (e la realtà è che ampie zone del sud hanno gravato e gravano con bilanci folli su altri e questa è una grave ingiustizia in quanto un aiuto sacrosanto non può essere perenne,diventa assistenzialismo violento e parassitario). Dov'è ora la solidarietà imposta fiscalmente da decenni alle regioni settentrionali, ora che la montagna dell'appennino toscoemiliano è in sofferenza? Che cazzo di merdosa solidarietà è quella imposta per legge, a senso unico e che non si manifesta nei momenti tragici?
E perché 'sti homo continuano a crescere sempre di numero così stipati che  vano a stare anche dove non si può stare perché quell argille plioceniche sono così da milioni di anni? Come si intrecciano le assurdità.
Allora mi viene in mente la resistenza dei Cervi ad uno stato fascista che sosteneva i suoi folli e demenziali progetti con gli ammassi fatti sfruttando la fatica, il travaglio delle classi agricole. Questo centralismo e lo sfruttamento che esso causa è ancora fascista anche se io aborrisco l'uso di questo termine. Ma i fascismi sono invocati solo quando sono quelli degli altri. Le nostre truppe in casa di altri non sono fasciste, quei resistenti sono... "terroristi".
Nessuna politica, mantenimento dello status quo degli sfruttamenti, timidi principi di federalismo falliti vuoi per i bilanci insostenibili di molte regioni (merdaglia della democrazia demagogica sempre in funzione a .. pieno regime) vuoi perché mai è passata il giusto principio che ogni territorio deve avere consumi, popolazione e servizi reciprocamente rapportati ed ecologicamente improntati ad autonomia e sostenibilità più complete, anche fiscale.

Non so come intitolarla 'sta pagina. Le peggiori cose (potere, sfruttamento, demagogia, antiecologia, crescita, ingiustizia, assurdità, credulonismo) sono così numerose ed intrecciate che non saprei trovarne una un po'meno peggio delle altre.

Il gazzettino


Giovedì ce ne siamo andati in cinque al Circolo Gardel a Modena. Milonga di buon livello. Ho percepito che sono ancora principiante. C'era una tabella di valutazione per il Firenze Tango Festival basata sul tempo di studio: 0 - 8 mesi (principianti assoluti), 8 mesi 2 anni (principianti) che parla chiaro. 'nOmo, stai cagato. :) Un po' di consapevolezza fa bene. Anche il tango ha i suoi vip e giovedì c'era, seduto alla mia sinistra, il maestro che appare a 1'15" del promo di Ad occhi chusi. Due tangheri sono quasi passati alle mani per un alcune collisioni. E' la seconda volta che l'osservo. Un po' di machismo italo argentino? è parte dell'iconografia? Andato a dormire alle quattro e mezza.

A pranzo di giovedì 25 erano venuto a casa a pranzo _ias e la sua compagna e nuovo pargoletto. _ias è uno dei pionieri che portarono il tango in Italia, a fine anni settanta. Ecco, a lezione o in milonga egli lavora io parlo poco, sono distratto e la musica, inizia una tanda di vals e cosa faccio? io scatto. A casa e poi sulle colline in fiore ci siamo goduti buone e brillanti conversazioni: finalmente! Dovrei rifletter su questa cosa del parlare poco in milonga. Quando andavo a ballare techno e house a volte vedevo dei decerebrati che blateravano al cellulare in mezzo alla pista. Mah. Mi ha chiesto se mi va di organizzare con lui un piccolo festival.

Stamani ho fatto di nuovo le quattro e un quarto. Dopo aver dormito tutto il pomeriggio la serata in milonga è stata scintillante. Ridono le "tanghere di segmento superiore" quando a fine tanda le guardo e dico loro :- è stata 'na goduria pazzzzesca. Ho fatto ballare una tanda e mezza ad una che fa il corso del lunedì a Bologna con me ma che però è acerba (non va quasi mai in milonga, come tentare di imparare a nuotare senza entrare in vasca) che è andata in visibilio e mi ha... baciato due volte sul collo. Ahahah
_ren la basca, al ritorno era sveglia e gasata come me come due grilli che si son fatti 'na lattina di Red Bul. Aveva fatto  quasi fatica ad uscire di casa.
Cronache dalle milonga.

venerdì 26 aprile 2013

Da noi stessi - 2

(Da noi stessi)

Ascoltavo le lettere dei condannati a morte delle resistenza  europea ieri a Radio3, i lettori coetanei degli autori. Allora li fai tuoi il sangue e quei nervi. Senti così la tua anima intenerirsi, anche solo pensando e immedesimandoti nelle ultime ore di quelle vite che ora sono lascito in prossimità di morte agli affetti di ciascuno e a noi. E al dolore grande dei prossimi, dei congiunti o dei genitori ai quali veniva tolto brani di nervi di cuore e di anima. Tu che leggi e hai figli comprendi lo strazio per la morte della carne tua. Co-muoversi.
Stamani sono andato a leggere alcune lettere dei condannati a morte fascisti e repubblichini.
Nelle prime sento (perché non è solo - e non può essere! - capire razionale) la scintilla vitale di un'ideale vitale ed utopico, la scintilla della libertà, della dignità dei pari, il vincere di idee e dello spirito pagati con la propria vita.
Nelle seconde percepisco qui e là il dolore della disfatta, lo strazio terribile dell'idea che si insinua come crepe aggressive che si allargano fratture di ghiaccio nella pietra, il freddo della morte ideale, del fallimento degli intenti, l'intuire di essere stati violenza e prevaricazione. A volte leggo ancora la durezza della pervicacia e di una fierezza dura e allora percepisco come sia tutto ancora più rotto in quelle anime ancora rigide. E' grande quel dolore e quella sofferenza perché, prima di altro, è la sofferenza della sconfitta ideale, dello spirito.

Potremmo - e fu fatto e ancora lo si fa - eseguire l'analisi post-mortem dei sistemi di industrializzazione modernista e violenta della società ( fascismo qui in Italia). Le conclusioni - peraltro caratterizzate quasi sempre dal peggior manicheismo, dall'asimmetria della storia delle verità a mezzo, a un terzo, dei vincitori e da speculazione politica e di parte - potrebbero essere solo piccole, parziali, o anche pingui di retorica e miopi e strabiche come succede, concentrate sul cementoacciaio della struttura che si vede da quella parte e non sulla carne e sul Respiro umani. E questa è storia di sempre, è parte del mistero.
Le colpe di una parte no le colpe dell'altra. Il modernismo, i fascisti qui, i nazisti lì, gli americani (chiedete a Bophal, in Vietnam, in Sud America, a Hiroshima, a Baghdad, e Nagasaki, chiedete sempre delle azioni dei vincitori, osservate i crimini della forza che ha prevalso, sono gli stessi di quella sconfitta e dilaniata!!), i comunisti, gli stalinisti, la democrazia e la dittatura..

In punto di morte queste anime tornano eguali nella sofferenza e nel passare il varco al grande mistero. Il calcare bianco è ora leggero delle ossa di tutti che non hanno più midollo.
Possiamo allora scrivere nel cuore e la mente dell'abominio.
Non posso liberarmi, Domine, dalla Vita.



Ma io scrivo ancora parole d’amore,
e anche questa è una lettera d’amore
alla mia terra. Scrivo ai fratelli Cervi
non alle sette stelle dell’orsa: ai sette emiliani
dei campi. Avevano nel cuore pochi libri,
morirono tirando dadi d’amore nel silenzio.
Non sapevano soldati filosofi poeti
di questo umanesimo di razza contadina.
L’amore la morte in una fossa di nebbia appena fonda.

Ogni terra vorrebbe i vostri nomi di forza, di pudore,
non per memoria, ma per i giorni che strisciano
tardi di storia, rapidi di macchie di sangue.

Salvatore Quasimodo


mercoledì 24 aprile 2013

Da noi stessi


  • Molise, capotreno ferma il convoglio per fare la spesa: pendolari infuriati
    (corriere.it)

Ho letto qui e là le polemiche concernenti l'elezione del presidente della repubblica. E anche le osservazioni di LaRossa stamani sullo scandalizzarsi della corruzione dei politicastri da parte di gggente che poi si vende il voto per un pieno di benzina, poi l'arresto dell'ex tesoriere della  romaladronalaleganonperdona, l'assistenza ai falsi ciechi, falsi invalidi, falsi di tutto eccetto che di furbizia parassitaria.
E' un teatrino buffo e tragico.
Piangere?bestemmiare? ridere? fare spallucce?

E penso che non sia peggio del passato. Tutto così grottesco e goffo. Ma non sempre è buffo, tragicomico. A volte è solo tragico quando ci sono la distruzione di questa piccola scialuppa sempre più piccola e malconcia che ci nutre ed accoglie, le vittime della malasanità, le frane, quando questo prende la forma della disperazione dovuta al dolore per problemi annunciati e noti. Non che altrove siano messi molto meglio.
Solo con sabbia dovremmo costruire l'edificio nazionale.
Forse l'unica liberazione che ha un senso è quella da noi stessi.

Sette ore

  • Ogni giorno bisogna danzare, fosse anche soltanto con il pensiero.
    Nachman di Breslav

Scopro oggi che in in ebraico mahol, danza, e ahlomà, guarigione, hanno la stessa radice.
Leggevo il pensiero di Baffobp Bp e di Femmina Gaudente e ho fatto un conteggio. Andato a dormire dopo cena alle 20:10, sveglia alle 21:10, doccia e prepararmi, 21:33 sceso che era arrivato a prendermi _nni il maestro dei colli, passati a casa di _nna, poi in milonga dalle 22:25 fino alle 2:15, a casa qualche minuto prima delle 3. Diciamo 20 -> 3, sette ore. Non rimane molto tempo per altro, direi.

Ieri sono stati, di nuovo, piacere e gioia.
E il batticuore che sono partito con la prima tanda con _ina, lei che balla quasi solo con maestri. Ecco, quel batticuore e i fiotti di adrenalina sono la causa biochimica di queste guarigioni-divinazioni. Con _nni ho ritrovato la complicità maschile di un uscita a due, mi mancava e gliel'ho detto. Così anche il viaggio è stato degna cornice del nostro meraviglioso paesaggio coreutico. Poi è successo anche che _nna, la mia compagna di studi dell'anno scorso, "ad alta impedenza comunicativa" è tornata e abbiamo ballato. Ed era felice sprizzava gioia da tutti i pori che dopo mesi si è ri-trovata nell'arte dei passi argentini. La biochimica divina della guarigione, la ahlomà della mahol ha cambiato pure lei e stamani - ohpersanpancrazio!! - mi è arrivato un suo messaggio."Piccoli indolenzimenti muscolari mi ricordano i balli e le risate di ieri sera".

Ah, che goduria!


martedì 23 aprile 2013

Annamorato

Non tutto è rose e fiori di ciliegio. Sebbene sia un periodo di felicità diffusa, permeante ci sono due aspetti della mia vita che non vanno bene. Uno di questi è l'eros. Forse sono annamorato (alfa privativo, (C) Femmina Gaudente). Non so se la passione travolgente per il tango sia causa od effetto. Non sono rare le volte in cui tra un programma milonghero ed un'ipotesi di aperitivo o uscita con una ho scelto senza o con assai pochi dubbi  il primo. Poi il sesso è come le altre arti, più è nella tua vita e più lo faresti, se non c'è passa all'oblio e perde via via più di importanza.
Il fascino così della milonga è che in essa la mente i suoi calcoli possono svanire. Puoi ritrovarti in armonia stupefacente con una donna in pochi minuti sapendo poco o nulla di lei (ovviamente vale anche il viceversa), successo di recente  con_nia. Le avevo mandato un paio di messaggi per "sondare", l'avevo fatta ridere mi aveva risposto.
Dopo la milonga eravamo usciti in gruppetto in creperia. L'avevo ascoltata, di quando faceva la modella da ragazza, poi qualche parola sulla sua vita, da registro e lessico e lingua sicuramente una testa interessante oltre che bella donna, forse un poco esile per il mio ideale. Nel tango ci eravamo trovati, a ridere anche perché amiamo entrambi sperimentare e curiosare qualcosa di originale.
L'avevo chiamata un paio di volte così terrrrrrribilmente impegnatissima con i suoi manager.
La mia sensazione è che l'impedenza sia dovuta alla differenza di classe. Un po' come successo con _ese la polacca, peraltro sua amica. Poi risponde a distanza di due o tre giorni. Penso che sia questione di buona educazione, l'avevo ascoltata per un paio di aneddoti in creperia dai quali avevo capito che bon-ton e galanteria sono molto importanti per lei.
Ecco, ci sono quelle armonie totali in milonga che qui fuori svaniscono. Innamorati dentro e annamorati fuori.
A volte siamo troppo fuori, e i tangodipendententi estendono la milonga anche in altri posti (il siparietto in video è carino :).

Ieri a lezione, _ias, il grande maestro, ha chiesto a me e alla mia ballerina di mostrare la volcada al resto della classe.

 

(via vogliaditango)

lunedì 22 aprile 2013

Uomo come noi


Camminate per avere memoria di dolcezze, di cose belle, di cose del mio corpo, della mia anima.
o Mauro Corona


Questo fine settimana sono stato con il mio bipede e poi con un amico che è venuto a trovarci, uno della cricca dei camminatori. Avevo in mente un anello con visita ad un orrido, una forra scavata da un rio che poi alimenta(va) dei mulini, ci si arriva da un altopiano soave ora di verdi e bianchi che i ciliegi sono in fiore e sono spettacolari questi batuffoloni bianchi in prati di verde intenso, stordente, impregnante. Ma le previsioni meteo hanno toppato, dall'allerta della Protezione Civile per la pioggia a due giornate di sole rotto da qualche nuvola anche più grigia ogni tanto; giro "programmato" comunque saltato. Così abbiamo improvvisato ieri, gli altri due ronfavano ancora di brutto mentre avevo studiato un nuovo trek last minute. Alle undici via, partiti. Sei ore e mezza, sul crinale di fronte e per vallette perse, per casine in pietra relitti di umanità, luoghi dell'anima e della bellezza nuovi, che scopro ancora! In poche centinaia di metri posso passare da casa mia a zone di wilderness, dimenticate da dio. E dagli uomini perché entri in queste casette preziose in pietra con piccole finestrelle e piccoli patii, le cornici di pietra serena intorno alle finestrelle e gli archetti con volta in pietra e sono aperte, ci vedi madie e ciarpame di plastica e qualche traccia di vita agricola passata ancora suppellettili miste e povere che raccontano di miserie, di vita grama Abbandonate e lasciate lì, ora con la vitalba che seppellisce gli alberi vicini e poi seppellirà pure esse. Ho le mani callose oggi e muscoli duri, che abbiamo tirato già vitalba ed edera per mezzore da querce, robinie, frassini, carpini, pioppi, noci e ciliegi, anche con la roncola.
E' stato proprio grande il mio ex piccolino. Ora si sente ometto e cammina e se la gode. E' avanti a tutti e tirava la camminata in avanscoperta; come è cambiato rispetto ai mugugni di una volta.
Ho preparato un buona cenetta che ho sposato un lambrusco reggiano scuro bio divino che ci aveva portato con delle tagliatelle porri e cipolla al porco e una misticanza di tarassaco, radicchio e balsamico che ci siamo affogati in queste bontà semplici e povere a ore da contadini che alle sei eravamo a tavola con una fame da lupi. Con la complicità maschile dopo fatica e cammino di cose belle e di anime e piccola avventura.
Inizio a capirmi bene con mio figlio. Percepisce che c'è una dimensione di avventura e anche virile, selvatica che trova con me, gli manca da mamma e secondo papà, vita tenera con loro ma più convenzionale, sicuramente con poca o nulla "avventura nelle natura". Sento che gli piace ora.

Mi aveva chiesto di assaggiare un po' di vino. Solo il dito (con la punta) gli ho risposto. Poi mi sono non so se scusato o chiarito e gli ho detto: capisco che tu avresti voluto essere uomo come noi ma ora è presto, non ce la fai ancora col fegato... Non è il vino che ti rende uomo ma tu oggi lo sei stato.
Poi ci siamo abbracciati forte.

Segno buono e brutto

Ohppersanpetronio, da giovedì che il diariuzzo langue. Buon segno e brutto segno. Un po' le faccende della vita un po' che la stagione porta a vivere più la vita all'aperto. Niente nuove è, da tempi antichi, segno di serenità e tranquillità. Niente nuove può essere anche un segno di stallo, che l'attività di seduzione direi che langue ma tornerò su questo. E il riattivare il vivere un rapporto con la Natura ti distrae anche da cose più intellettual(oid)i.

giovedì 18 aprile 2013

Meno è meglio - 3

(Meno è meglio - 2)

Non è che con questo si recuperi o si eviti la morte, chiaramente no, ma si può vivere quel po' che abbiamo, si può vivere meglio, più in pace, più in serenità, e in serenità con se stessi.
o Mauro Corona


E' stata una serata tiepida, di tramonto viola, serena e felice, prima nei prati e ai margini del bosco, poi con mio figlio. Avevo saltato pranzo e che fame! Così ho messo su una marmitta di brodo come dio stracomanda e che profumo poi per casa. Non so se esiste profumo migliore di quello del brodo anche perché era ciccia bona, vacca e gallina vecchie bio del gas. E poi in loggetta che cenetta... slurp!
Poi a braccio di ferro, voleva fare il ganzetto ma l'ho messo sotto e ci ha provato pure con due braccia insieme e ridevamo come matti quando lo rimettevo sotto, anche se è un po' che non sbaffo spinaci. E grande quasi come me ma è ancora un bambinone. Poi a scacchi, una mia vittoria e una patta, si è incazzato di brutto che non ha vinto.
E' un periodo in cui sono felice questo. Stavo pensando che non ci sono stati periodi di tale gaiezza e felicità così lunghi. E lo ero anche in inverno, tutti con i musi lunghi per il grigio e la pioggia e la neve che era solo un manifestarsi diverso della Bellezza. Ma capisco che per gli sradicati dalla Terra che vivono nell'artificiale e disumano le manifestazioni di aria ed acqua sono solo rotture.
E' un periodo in cui anche io ho dovuto tirare la cinghia, le lezioni di piano per mio figlio e le mie spese notevoli per il tango mi hanno portato a molte scelte di tagli decisi per l'altro. Vita sobria da una parte ed eccessiva in questo mondo di passi argentini, che contrasto! Spesso devo scegliere.
Ma questo meno è veramente meglio. Io lo sperimento e ogni settimana trovo nuovi panorami mentali e fisici alla felicità, nuove gaudenzie e piaceri negli stimoli della necessità e nelle reazioni, nell'esercizio del corpo.
Questo meno rinnova la mia libertà e vivifica spirito e felicità, li rinnova, mi rinforza. E tutto ciò è così apparentemente incomprensibile, illogico rispetto ai canoni standard della vita moderna.
Forse questi spinaci del meno in realtà li ho mangiati e ... funzionano!


mercoledì 17 aprile 2013

Abbastanza azzeccato

Sono uscito una ventina di minuti per andare a prendere tarassaco, primule  e menta per la misticanza per cena , il mio bipede a casa a fare compiti. Sono bastati pochi minuti quindi nelle radure del bosco.
Ad un certo punto - stavo già lavorando in cucina - ho sentito un bruciare acceso sullo scroto, a sinistra. Era una zecca non certo minuscola come le due che ho raccattato domenica, che probabilmente cercava di infilare il rostro nella delicata pelle del sacchetto dei mammasantissimi; era già piena di sangue, ma non penso mio, visto che era ancora "mobile" e in cerca di pigliar residenza da qualche parte. Ecco, certamente in uno dei posti meno adatti.
Dire che mi stanno sulle palle, 'sti aracnidi, è abbastanza azzeccato.
L'aumento delle zecche è dovuto al notevole aumento di mammiferi (tassi, cinghiali, caprioli, daini, cervi) della fauna che ha ben ripopolato i boschi dell'appennino, in definitiva quindi anche un buon segno.

martedì 16 aprile 2013

Sette su otto

Forse quando passi da spettatore principiante a interprete (principiante), ecco, allora forse è buon segno.



P.S.
  1. venerdì 5 corso di milonga, milonga
  2. sabato 6, milonga
  3. lunedì 8 corso di tango
  4. martedì 9 in milonga da Flora
  5. mercoledì 10 in milonga a Lacapital
  6. giovedì 11, corso di tango e pratica
  7. venerdì 12 milonga del TPO

Sette giorni di danza su otto. Venerdì sera ero proprio stanco e dopo cena mi ero addormentato come un sasso, non mi era riuscito né martedì né mercoledì. Sai quelle cose che vai a dormire per caricarti un po' che altrimenti balli male, poi la sveglia per interrompere il pieno sonno, erano le ventidueetrenta, che fatica pesante alzarsi, andare sotto la doccia e farla andare via la stanchezza, fortunatamente. La carica aumenta minuto dopo minuto e arrivi energico come una molla, gli altri stanno già con i firulete da un ora e mezza quasi. Eppure... tutto funziona. Non ci sono neppure le tanda iniziali che io chiamavo dello stoccafisso. Con _ara batticuore si parte subito e il tango non può essere che milonguero, a piccoli movimenti e controtempi ma ci troviamo bene. Sembra E' un balletto veloce in punta di piedi, come due rotelle accoppiate e sincrone di un movimento complesso più ampio.
Mariano Frumboli ha ballato sette giorni alla settimana per quattro anni per diventare Mariano Chicho Frumboli.
Non è mancata la fatica in quei giorni. Addirittura giovedì sono andato via mezzora pirma dalla pratica, esausto non ce la facevo più. Ma funziona sì, 'sto buttarcisi tutti i giorni anima e corpo.nno
Venerdì la mia autostima tanghera ha fatto una scorpacciata pantagruelica. Ero lì in mezzo alle altre copie di quei fighi mostri sacri che mi sembravano inavvicinabili anche solo un anno fa, i movimenti fluivano ed esse, le ballerine, se la godevano. Darci dentro produce risultati. Passione ed entusiasmo si alimentano l'una l'altro. Poi avevo orecchiato qualche pettegolezzo positivo nei miei confronti.  E poi uscivano anche le cose nuove e alcuni cosette studiacchiate da video in rete. Forse quando passi da spettatore a interprete è segno di qualcosa che è successo.
E' stato troppo presto, alle due, quando la TJ ha chiuso il suo Mac. Solo due ore e qualcosa di scorpacciata.
La transumanza della vita dolce della notte  ci ha portato in una creperie in centro. Ero così carburato della mia chimica che mi dava fastidio anche solo l'odore di pastella fritta.

Gabanelli? Sì grazie

Milena Gabanelli






Milena Gabanelli.
Ecco, questa può essere la genialità innovativa del M5S.
Stamane sentivo alla radio i nomi di altri dinosauri partitici: Prodi, Finocchiaro, Berlusconi, Amato, poi le beghe tra Renzi e Berlusconi Bersani (avevo scritto Berlusconi, è freudiano) le evacuazioni di Capezzone (ecco, io potrei torturarlo uno così). E' il peggio del potere che si esprime. Puoi mettere a capo del paese dei geriatri prossimi alla decomposizione, che esprimono il marcio di lustri di peggiori antipolitiche?
Una donna che è stata precisa, scientifica, lottatrice, è stata super partes nel suo agire, non ha guardato in faccia nessuno, destra sinistra centro tutti oggetto delle sue inchieste. Una delle eccellenze residuali d'Italia.
Sarebbe un'ottima presidenta della repubblica.

lunedì 15 aprile 2013

The freak the chic

Prima avevo sbirciato un po' di vipparole in stile  the freak poi pure arrivato a questa storiella di bellezza acqua e sapone e whisky.
Queste portatricinotedivagina in occasione dei gran galà mutano allo stile the_chic e si ornano di cariatidesche mise e zazzere hollywoodiane da matrone. Ma molto meglio asprigne e così,  easy.
Dunque anche le donne ci hanno le loro divise.
Ma voi, forse unpocomenonoteportatricidivaginalettrici, ma a voi_vi piacciono quei gran vestitoni firmatoni ollivudiani o preferite un paio di short ed una coroncina di fiori?
La signorina Hilton ha uno stile fricchettone così curato che sembra bello come un vero porcino di polietilene. Confrontare con qualche bellezzapiùbellautentica e meno nota ((una campiona qui sotto, ad esempio, dal Transylvania Calling). Guardo e ho qualche morso di nostalgia... Goa è lontana ora.


Puppato, economia, cerva gravida. Eh!?

Stavo leggendo il pensiero di Laura Puppato sul modello accrescitivo decotto (sapete che io lo chiamo tumorale perché ha la stessa dinamica di una neoplasia) "maschile" e quello "femminile" della decrescita serena. Beh, non ci sono solo Vandana Shiva e Davide Serra, ci sono anche Christine Lagarde e Elzéard Bouffier ad esempio. Andrè van Lysebeth osservava che le donne che custodiscono e generano la vita rinunciano spesso di essere Shakti per essere maschili. Se ci fosse il massimo Emilio mi bacchetterebbe di brutto a citarlo. Io non sono affatto incline a generalizzazioni di genere. La Puppato che è pidina assai in gamba ha ragione imvece quando osserva che 1G€ capital-intensive (ad esempio per il TAV) fornisce lavoro per 300 persone mentre utilizzato per cose utili come manutenzione ed espansione del sistema ferroviario darebbe 16000 posti di lavoro. Solo che l'economia labour-intensive che è assai utile non permette margini per tangenti, controllo di potere, appalti in grande, tessitura di relazioni di potere. Quindi non si fa. Potere e speculazione alimentano le peggiori antipolitiche.

Però potrei dire che la mia parte femminile mi ha fatto precipitare ieri dal comecazzsidice? ortista? florista? insomma quelle fiorerie / centri giardino e pigliarmi un po' di sunsatia, di surfinie e dei parigini di un rosso cremisi meraviglioso e raro. Un po' di gerani e di sundaville le avevo salvate dall'inverno. Ziobonino, ora la mia loggetta spacca di brutto anche se devo finire ancora, è tornata ad essere un posto romantico puccipuccioso assai, con la vista sulla valle sotto (direi che dovrei iniziare a darmi da fare con la seduzione che qui non si batte chiodo ed è male questo stallo, ma tornerò su questo). Questa è una parte femminile?
Il pomeriggio ero solo (il mio bipede tornato da sua madre per cambio di frequenze nella frequentazione, fine settimana a metà) e sono andato in avanscoperta, un nuovo sentiero che porterò a spasso degli amici prossimamente e preparo quando posso in anticipo gli itinerari.
Selvatico e borghetti medievali e del rinascimento, una bellezza dell'appennino che non ha eguali. E poi su fino in cima, al monte sacro, dove passa un tratto di via francigena, il sentiero degli dei.
E' tutto al principio, la potenza della Natura ad un passo della deflagrazione vitale e floreale della primavera.
Quattro ore di camminata da solo, nella natura selvaggia, di falchi pellegrini, caprioli, poiane (non ho visto ancora il lupo che bazzica parecchio quella zona), fino alla discesa quasi in oscurità, godersi il tramonto nel silenzio e scendendo  tra boschi e casine in pietra e prati e ruscelli e l'ambrato che diventa sempre più carico è un'esperienza di vetta.
C'era una cerva gravida che non si era accorta di me, venivo da sottovento. Due occhioni così che ci siamo lumati a lungo a cinque metri di distanza. Sempre femminile e maschile ad incontrarsi e poi ciascuno sui propri passi.

La Scola, Vimignano

sabato 13 aprile 2013

E tu papà

Ma che tu hai la febbre?
Gli ho chiesto scherzando. Abbiamo pedalato per 25 km, nell'inizio di apoteosi primaverile. E mio figlio si fermava a fotografare. Mi ha detto che siamo fortunati a vivere in un posto così bello.
Beh, una volta mi guardava storto di brutto quando gli imponevo un'uscita in rampichino.
E' tornato dalla Baviera ... fidanzato. Con Katharina alias Kety. Ieri ho fatto un salto in stazione centrale per salutarlo ed assisterlo al volo, sceso da un EC e risalito su un regionale a media lentezza. Mi ha raccontato della sua amichetta bavarese, mi ha fatto vedere le foto.
Eravamo seduti su un ponticello su un torrentello di una valletta meravigliosa (dopo dodici anni scopro ancora posti selvatici e meravigliosi qui a pochi minuti da casa). il sole caldo, il suono delle cascatelle d'acqua, la brezza fredda, pino nero, quercia, pioppo e ginepro a nostra guardia. MI faceva vedere le foto scattate in Baviera e quelle della sua Kety.
Siamo stati felici e sereni, a volte quasi amici con un po' di anni di differenza, ma solo per un po'. Sono padre di mio figlio e per quanto sia cresciuto come un fungo e sia grande quasi come me sotto è un bambino di tredici anni.
E tu papà, come vai con le donne?


venerdì 12 aprile 2013

Antipolitica delle decisioni assurde - 4

(Antipolitica delle decisioni assurde - 3)
  • Chiedere un prestito, quindi, è fare una specie di magia o di atto spiritistico nel quale si fa comparire adesso la ricchezza di un anno a venire [...].
    I paesi sviluppati sono democrazie e questo sistema suppone che per consolidarsi al potere bisogna mantenere la popolazione contenta, passando alla legislatura successiva il più possibile le cattive notizie. [...] Nessun politico può sperare di essere rieletto dicendo alla gente che bisogna aumentare le tasse per mantenere gli stessi servizi e che bisogna tagliare i servizi. Chi fa una cosa simile crollerà in modo irrimediabile rispetto al populista disposto a continuare a dare di tutto senza chiedere sforzi. A cosa porta questo? A indebitarsi.
    o Javier Perez
  • Perché non riusciamo a fare meglio. Qui Randers propone che la “visione a breve termine” è profondamente radicata nella mente delle persone e si riflette nel nostro sistema decisionale democratico. E' stato accusato di essere contro la democrazia, ma lui sostiene di non avere nulla contro la democrazia: il problema è che la democrazia è il risultato della “visione a breve termine” umana. Fa l'esempio di un politico illuminato che decide di introdurre una carbon tax. Gli elettori scoprono presto che la carbon tax sta rendendo più care benzina ed elettricità. Di conseguenza, quel politico non sarà rieletto. E' semplice e succede in continuazione.
    o Ugo Bardi e Jorgen Randers


Uno dei punti sui quali sono fortemente critico con l'ideologo del M5S è la sua contrarietà al pareggio di bilancio. Lo sfascio finanziario attuale (un sintomo di quello ecologico globale) è stato creato in due secoli nei quali negli ultimi decenni. Bettino e Silvio sono stati i campioni del deficit stellare annuale sistematico, una delle peggiori pratiche antipolitiche addirittura assunte come modello per il paese. Anche le più pesanti lezioni pare non servano, la bolla immobiliiare a debito ovvero la tossicodipendenza da debito-crescita continua ora nel Regno Unito.
'sta robaccia di M5S impallidisce rispetto a quanto evacuato dalle altre forze. I due PD(L) auspicano la ripresa dei consumi(smi); i cattocattolici sbrodolano per qualsiasi cosa favorevole alla crescita demografica; la sinistra maggioritaria, sviluppista e industrialista (e lo sento spesso tra i compagni  gasisti) è contraria a questo principio e i deliri di Barnard o che leggiucchio sui media della sinistra mi aprono gli occhi  sul fatto che questo non è un problema partitico ma inculturale.

"Chi se ne fotte, saranno cazzi loro". Loro significa tutti quelli che verranno dopo questa generazione e le precedenti. E' l'antitesi dell'ecologia profonda ma possiamo dire  più semplicemente che è la negazione del buon senso o dell'aritmetica elementare.

Gli articoli di Javier Perez e di Ugo Bardi & Jorgen Randers smontano scientificamente questo ciarpame  democraticamente ostile al pareggio (di bilancio) e incline a deficit/debiti sistematici, problema che,  sappiamo da Esopo, è piuttosto antico.
I limiti del pianeta sono stati calpestati e maciullati da questi sistemi 4
  • crescita esponenziale,
  • capitalismo parassitario,
  • consumismo sociale,
  • tecnoteismo
e nessuna delle politiche a "piccolo impegno" proposte nel 1972 da MIT & Club of Rome che avrebbero permesso di superare Il Disastro dei quali iniziamo a percepire e subire i primi scricchiolii è stata adottata e implementata.
Anzi, come osservano Perez e Bardi e Jorgens la demagogia "più trippa per tutti" è  insita nella democrazia che è uno dei totem più ingombranti sull'altare dei  feticci spegni-menti. Semplicemente, come osservavano  gli autori, un politico (non uno dei mestieranti del potere demagogo-democratici di questo sistema) che proponga interventi migliorativi a buono o ottimo bilancio non immediato, semplicemente, non verrebbe eletto.

Il debito e la sua apologia sono uno dei pilastri di questo sistema distruttivo e della democrazia "del sentiero più facile". Le stronzate democratiche su una fantomatica ripresa di crescita e consumismi continuano a imperversare come l'apologia del debito ad essa funzionale.
I sistemi 4 in realtà sono quindi sistemi 5: aggiungere
  • "democrazia demagogica".


 

mercoledì 10 aprile 2013

'na birra così

boccale birra






Ho lasciato qui e un paio di considerazioni, qualche volta c'è frullio nella crapa di UnUomo e magari pigrizia o mancanza di tempo per renderle pagine.
Forse non ho ora attenzione e trasporto per altro, anche se non è certo che non ci sia niente da dire come può avvenire agli scrivani e alle scrivanesse.
Sono fuori di melone per 'sto T e i piccoli progressi, come riuscire a far fare delle volcada a un paio di tanghere un po' più principianti di me che non lo sapevano fare e non se lo aspettavano è stato solo uno dei secchi di benzina sul fuoco. Forse 'sto diventando un pelo meno principiante, oh.
Mio figlio è in Baviera per qualche giorno per il gemellaggio della sua scuola con una di Starnberg e stasera sarò libero. Tornerò in milonga (spero di rivedere _nia). Altri secchi di benzina sul fuoco.
Stanotte ho dormito 5h 40' ed ho una birra così.

martedì 9 aprile 2013

Tango mon amour - 2

(Tango mon amour)

Sabato sera è stata dolce e briosa la vita.
Mercoledì quando mi rivide, dopo molto tempo, _nia fu molto cordiale, mi stupii. Ballammo una volta al La Capital e poi non più e quella volta fu molto flirtoso, molto seducente quando capisci che ti piace e le piaci. Sceso dall'autobus de mbriaghi punkabbestie e fauna varia scroccona attraverso a piedi lo svincolo del non luogo tangenzialico, arrivo all'hotel lussuoso con le luci bianche sul bianco e le maniglie di ottone e i parquet scuri di legni esotici (ringraziano le foreste equatoriali distrutte).
Poi è arrivata e quando l'ho vista le ho sorriso come un carlino e poi abbiamo ballato più tanda, più volte e si divertiva, ridacchiava per le mie improvvisazioni, errori e creatività con errori ma anche giuste e faceva dei voleo della madonna con la sua lunga gonna di raso bruno che svolazzava.

E poi
E poi in quell'abbraccio stretto che sentivo la sua anima e lei la mia, di nuovo è successo. La mano mia sinistra ad accogliere la sua destra, il suo braccio sinistro a stringermi a lei, la sua tempia sulla mia.
Allora finisci nella magione delle meraviglie, dove ci sono i broccati e i suoni di violino e di bandoneon e dove i giri sono dell'anima e i voleo dello spirito e i salti e il respirare e anche nel trattenere il respiro quasi a fermare il tempo. Forse inizia a intuire quanto sono infiniti questi tre minuti di amore.
Come se fossi sopra la musica, come se sparisse il brusio, senti solo quell'infinitesimo trepidare che attraversa il tuo pettorale destro dove nell'abbraccio è più stretta a te.
Il suo batticuore giunge a te e il tuo a lei.
Tutto questo ripaga di ogni cosa, di ogni difficoltà, di ogni sacrificio.

P.S.
Rodolfo Biagi interpretando in questo tango vals criollo di Pascal de Gullo ce l'ha messo il batticuore! (2:17)



(rodolfobiagi pascaldegullo)

lunedì 8 aprile 2013

Non in milonga - 2

(Non in milonga)

  • Con il Tango, l'amore e il sesso non c'entrano. Due possono formare coppia fissa alla milonga per affinita nel ballo e non nella vita. Ci sono casi di mariti che ballano sempre con mogli di altri e viceversa, seza alcun problema. E' nella natura del Tango. La milonga scade quando ci si va a "levantar minas" (sedurre le ragazze), poiche cosi perde importanza il ballo. [...] Se una donna entra sola alla milonga, deve uscire sola o con un gruppo di amici. Se un uomo entra solo, deve uscire solo o in gruppo.
    El Moplo, intervista, Buenos Aires, febbraio 1996

Ci sono dei codici che ebbero origine in una società un po' più maschilista. El Moplo spiega chiaramente come funzionavano quei codici milongheri. Puoi immaginarti come erano Montevideo o Buenos Aires nel 1920 o nel 1940? Immigrati dalle province più depresse, retrograde e bigotte da Italia e Spagna, da luoghi dove le donne erano chiuse in casa, l'omicidio d'onore aveva posto d'onore nel codice penale, dove le donne davano del voi al marito. Puoi immaginare come era la morale sessuale e relazionale in quei tempi? Era anche una forma di protezione nei confronti delle donne, per evitare che prendessero una brutta fama. Anche quello era.
Indirettamente diventava una forma di protezione per l'arte. Come osserva Haim Burstin in Il tango ritrovato (p. 44) citando le parole del poeta Horacio Ferrer "Il tango non è una danza erotica. L'uomo e la donna si abbracciano in senso artistico perché nei luoghi in cui si ballava non c'era bisogno di ballare per farsi una ragazza, per questo era sufficiente pagare.": in origine si ballava nei bordelli e il tango era intrattenimento indipendente da scopi erotici.
Così io non ho baciato né slinguazzato _era nel "cambiatoio", John. Penso che sia utile farle sapere il perché.

A proposito: il tango è così erotico perché non lo è direttamente, Ferrer aveva ragione e torto. Se conosci la pizzica del Salento, ad esempio, sai che una delle sue magie è che... non ci si tocca. Sono meccanismi di sublimazione estremamente potenti nell'alimentare il desiderio e l'eros.


domenica 7 aprile 2013

bestia? mh ... - 2

(bestia ? mh...)

Venerdì sera _era mi ha detto che ...è romantica. Non verrà a casa mia "a freddo". Abbiamo scherzato un po' su questo, la bella e il bestione. Abbiamo ballato bene, forse un po' meno teneramente appiccicati questa volta.
Sono andato via un po' prima (all'una e quaranta circa), è venuta nel "cambiatoio" per salutarmi, mi ha abbracciato e l'ho abbracciata: mi piace l'abbraccio ed abbracciare. Sentivo il suo corpo fine stretto al mio e anche solo quello è un piacere.
Mi ha baciato sul collo.

P.S.
Ora conosco la sua età: cinquantuno (mi ha detto che ha avuto suo figlio a vent'anni).



s(-)palanca(re)








Poetazzo, finalmente ti posso rispondere con 300 sms wind. Figo, no?

L'ho poi chiamata, _ara la ferrarese. Mi piace il suo spirito scanzonato. Le avevo mandato tempo addietro qualche messaggetto fantasioso, carino e scanzonato pure e oggi, la signora artista s-palancata ha dato un segno.
Riassunto: è a Ferrara,  sta studiando, si laurererà a settembre invece che a giugno, balla il tango ma non viene più a Bologna durante la settimana, corso ieri otto chilometri, oggi andava ad ablar el castillano con una sua amica. Fico.
E poi come stai a fidanzati?
Maa... c'è uno... (non eccessivamente convinta)
Ahh, il trombamico...
Diciamo di sì.
Azzziobono, un po' lo invidio.
Ma, non so mica se fai bene, visto che lo tratto male.

Dall'estate si trasferirà definitivamente in Salento.
Un po' mi dispiace non vederti più.
Vienimi a trovare.

Vedremo.
Le donne che sono scanzonate, impertinenti, a me_mi piacciono un tot. Mannaccia, non le ho fatto spalancare le gambe però. Però ci ridiamo su. Non è che sto diventando un po' troppo distaccato/saggio? Dove sono le paturnie, le cotture giovanilgiovanilistiche?

sabato 6 aprile 2013

Lezione con... uno specchio.

Ricordate _lla la siciliana? che mi aveva chiesto se era bella? cazzdidomandaè? Frequentiamo il corso di milonga. Non una partner di corso ma una sorta di corpo semovente con crapa e anima assenti. Ieri ha passato metà del tempo (durante le spiegazioni) a rimirarsi agli specchi. Una volta le avevo già fatto presente che era un filino assente.
Mi viene il dubbio che si sia iscritta a scopo seduttivo.
Sto pensando di cambiare ballerina.

Secondo me il 90% della fauna messa piuttisto male che viaggia su sto autobus sono stronzi che non hanno titolo di viaggio.

Tango mon amour

Scrivo dal treno, sto scendendo in città, evento milonghero mondano stasera. UnRagazzo e suo fratell(astr)o sono scesi qualche stazione più a valle, c'era loro madre a prenderli. UnRegaz ha voluto scaricare sei brani da iStore prima della settimana in Baviera per il gemellaggio scolastico. C'entrauncazz ma anche sì perché è stato tutto di fretta e poi il sabato non c'è il treno delle 21 abbiamo dovuto prendere quello delle 20 e non ho potuto sbaffare alla milonga e neppure son andato colla mia ciofechina che ogni volta è un deca e in questo periodo sono al verde e andrò in bus e poi un po' a piedi che non arriva proprio là.
Faccio delle pazzie per lui.
Cose scomode, difficili, dormo poco, ci sono serate no in cui sei stanco e nonvauncazz, spendo milti soldi, studio, faccio esercizi.
Io so che questo raptus continuos l'ho avuto solo per i primi mesi di innamoramento. Sono a quasi due anni con lui e tutto ciò non accenna a diminuire.
Tango mon amour.

venerdì 5 aprile 2013

c2gp








Stavo scendendo sotto la pioggia, prato e sentiero fradicio. Calzature del cazzo, a voler fare i fighetti con le scarpe da città... sono scivolato col piede sinistro, volato goffamente sull'erba, distorsione al ginocchio sinistro, la gamba sinistra era finita in una brutta posizione. Ho i tendini esterni che mi fanno male ora.
Chepppalle. Chissà come andrà col mio programma intensivo di fine settimana "tango + escursione". Avere la gamba sinistra malconcia non è esattamente il massimo. Direi che per un libero (singolo) la salute è ancora più importante. Non posso mica starmene a casa a fornicare licenziosamente con una, no!?
Cheduegrandissimepalle.

giovedì 4 aprile 2013

Sebastian e Roxana

Ieri mi sono preso un giorno di ferie extra e a fine giornata sono sceso a Bologna per un'ora di tecnica maschile con Sebastian Achaval (Roxana Suarez stava facendo lezione alle mujeres dall'altra parte).
A dispetto di come appaiono "invecchiati" di qualche anno per gli abiti "tangheri eleganto-formali" sono dei pischelli giovanissimi e belli così solari e alla mano che questi sono al vertice dell'arte, è come parlare di Tiziano o Gauguin per la pittura ad esempio o di Paul Bocuse o Ferran Adria nella Cucina, insomma quei livelli lì.

Ecco, essi hanno Le Doti nella sesta arte tanghera. Fluidità e intensità, rigore e innovazione e molte altre che non sto a sfrantumarvi ovaje e zebedei che non siamo in un sito dedicato. Capisci quando è sesta Arte o quando noi comuni siamo ancora al semplice ballo.
La povertà dell'Argentina e il patire del migrare, la mezcla culturale di simili crearono il tango e anche oggi Argentina e Uruguay hanno un forte attivo nella bilancia dei pagamenti, il tango in senso lato sono diventati eco-nomia.
Ascoltavo Sebastian, parola per parola, me lo mangiavo esercizio per esercizio. E pensavo che la loro eccellenza permette loro di vivere una vita cosmopolita, di incontrare persone di tutto il mondo, di viaggiare, di conoscere cose di altri mondi. E la loro eccellenza è frutto anche di apparenti e reali difficoltà del vivere. Se rimani sprofondato nella poltrona dell'agio, dell'abbondanza e della pigra e dolce vita col cazzo che diventerai eccellente in una qualsiasi cosa.
La vita offre incredibili opportunità, anche coloro che apparentemente partono più indietro.

E' da venerdì che non vado in milonga, inizio a friggere.


Bicefalo bucefalo

Quando me ne vado in vacanza per qualche giorno riesumo il furbofono (© AntiBolscevico). L'oggetto permette anche di pubblicare dal treno, seduto in sedia a dondolo dei miei, etc. Garantisce connettività alla rete in mobilità in due passi, via mail @blogger.com e poi accedendo quest'ultimo, impostando etichette e non molto più. Non riesco ad accedere al testo o a modificarlo. Così le paginette sono rimaste con qualche refuso.  A imperitura memoria.

mercoledì 3 aprile 2013

Scorrevano i pioppi

Ieri ci siamo fatti goduti la viabiità ordinaria a media sufficiente lentezza per trasferirci dalla Lombardia alla casa di _zzz e suocero sulla soglia della Romagna per la partita bavaro-taurinense.
Stavamo bene mio figlio ed io. Ascoltava il suo iPod ogni tanto. Poi ancora silenzio. C'è quello stare bene da viaggio, tuo figlio, tu e il mondo intorno che scorre piano ai lati. Ci siamo fatti tratti lunghi dell'argine maestro di sinistra del Po, tra Mantova e Occhiobello, alti, pensili, sulla pianura, durante la settimana si può. A sinistra la bassa padana prima mantovana poi rovigotta. Ci sono ancora degli spazi lì in quella parte della pianura anche se il mantovano è messo malissimo come consumo di territorio. A destra l'area golenale, a tratti così ampia che non si vedeva il primo argine, campi verdissimi, assenza di edifici e di edilizia, zone umide. A destra come appariva l'Italia a Stendhal, a Göthe, a Byron, a sinistra ville e pievi barocche spesso affogate, assediate dal ciarpame contemporaneo, orrende distese di parallelepipedi enormi, di capannoni grigio schifosi, villettine rosa e canarino con serramenti di alluminio anodizzato, siepi di plastica su balconi con parabole, di insegne pacchiane al neon, di cadaveri betonici vuoti di economie in declino che hanno lasciato solo morte e distruzione del paesaggio, di ciò che era bios, arte, gastronomia, agricoltura e bellezza del paesaggio, una tra le campagne più fertili e fruttifere d'Europa . Tornare nella costipazione umana Lombardia e osservarne il degrado e la dispersione ogni dove di rifiuti di ogni genere ha rinforzato la percezione di vivere in un piccolo paradiso, qui, dove scrivo ora dai colli verdi e boscosi dell'appennino tosco-emiliano.

Stavamo bene noi due, direi complicità silenziosa tra maschi, UnBambino e UnPadre. Abbiamo fatto qualche tappa. Ci siamo fermati, parcheggiato, due passi prima a vedere le chiuse, poi, più avanti, tra le rive boscose, a vedere la confluenza delle acque cristalline del Mincio nel Po, entrambi corposi di piogge abbondanti. C'era un fagiano trai i pioppi e poi il suono dei bombi che bottinavano sui nontiscordardime, sulle prime margheritine in fiore. Davanti a noi Eridano, grandissimo, lento, le acque limacciose che per alcune centinaia di metri a sinistra erano chiare di quelle ancora limpide dell'emissario del Garda, c'erano intrusioni di fiotti in limo, i due fiumi a mescolarsi Più avanti il Secchia a portare da destra le acque dall'Appennino. La riva lontana, di fronte. Gli spazi allargano, espandono l'anima.
Spazi e tempo e ritmi placidi. Qualche campanile con monofore e bifore crociate dai puntelli in travi post sisma, anche circondati da ponteggi, qualche villa antica circondata da parchi boscosi, avevano capito il bello quelli. Non avevano parcheggi asfaltati o cassonetti della monnezza intorno, cadaveri di alberi morti per capitozzatura, avevano querce e radure e romiglie monumentali e primule violette del pensiero e platani  e platani e comignoli che fumavano profumo di legna e di polenta, non bottigliette di plastica e sportine di rifiuti lanciati dal finestrino né  copertoni di camion squarciati.
C'era il bello e aspro qui prima della modernità. Forse anche per questo c'era un senso del verticale, della bellezza che se vivi in un ambiente di merda, artificiale, degradato, alienante e squallido cosa diventerai?

Scorrevano i pioppi, le querce, i salici a destra, là in fondo, il filare più in alto del primo argine del grande fiume. Si scostava le cuffie, mi guardava, in silenzio solo una pacca sulla mia coscia destra.


martedì 2 aprile 2013

Tre giorni, tre anni

Ritrovare la dimensione e famigliare e urbana, attenzioni da parte dei nonni e molteplici aspetti della città con UnBambino è aspetto piacevole di questa piccola vacanza insieme.
Qualche giormo lontano dalle milonga  già alimenta tensioni.
La telefonata di auguri con _ara la ferrarese permette di comprendere la differenza tra lei e le "altre". Fatto gli auguri anche a A-Woman, era in auto coi suoi, un po' lontana, forse non libera di parlare.
Anche oggi vacanza per noi: stasera saremo da _zzz e  _zzzino a vedere München Bayern - Juventus, il mio bipede tifosissimo dei bavari il suo dei bianconeri. Faremo da... servizio d'ordine per evitare disordini sugli spalti. :) Continuo a rimanere alieno a questo sport-business di cui non mi interessa né appassiona nulla. Vorrò invece abbracciare _zzz che ha avuto - parole sue - una resurrezione. Dopo tre anni una trombata; con la tipa con cui è uscito qualche volta. Oh, proprio il corpo che risorge! Son felice per te, che siano fuoco, fiamme, scintille e lapilli di questo sano vizio ritrovato!